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I racconti di ciuchino
11 Ottobre 2006
I racconti di ciuchino è un progetto patrocinato dal comune di Rignano sull'Arno.
Il progetto nasce dall'idea della Dott.ssa Elisabetta Cannas di integrare terapia con l'ausilio dell'asino (onoterapia) e ascolto di libri parlati principalmente per i bimbi con DSA o difficoltà scolastiche.
Il progetto prevede due fasi ben distinte: l'ascolto di libri parlati e la terapia con l'ausilio dell'asino.
L'ascolto di libri parlati si svolgerà nella sala, adibita ai libri per bambini, della Biblioteca di Rignano sull'Arno (utilizzo concesso dal comune) e sarà aperto a TUTTI i bambini a titolo gratuito. Finalmente non ci saranno differenze fra bambini perchè tutti potranno ascoltare usufruendo di un momento piacevole in cui nessuno sarà protagonista con le proprie difficoltà.
Le letture saranno un momento di integrazione e socializzazione fornendo ai bambini con DSA una maggiore sicurezza (perchè non esposti alla pressione della lettura) e un maggiore sviluppo dell'attenzione e delle capacità di ascolto.
Le letture si svolgono ogni 1° e 3° giovedì del mese alle 17.30 presso la biblioteca Comunale di Rignano sull'Arno.
La terapia con l'ausilio dell'asino verrà svolta dalla Dott.ssa Elisabetta Cannas (da anni impegnata in questo tipo di terapia di supporto).
L'impiego dell'asino come co-terapeuta permette di sviluppare maggiormente l'attenzione, l'autostima e la capacità di relazione.
Per maggiori informazioni potete direttamente contattare la
Dott.ssa Elisabetta Cannas
con una e-mail a : eli.cannas@asinopertutti.it
o recarvi presso la biblioteca nel 1° e 3° giovedì del mese
Se un asino può aiutarci a star meglio. Studio sull’onoterapia (L’Unione Sarda, 30 dicembre 2011)
11 Ottobre 2006
Se un asino può aiutarci a star meglio. Studio sull'onoterapia (L'Unione Sarda, 31 dicembre 2011)
Una psicologa cagliaritana è tra le firme di un articolo scientifico intitolato “Percorsi riabilitativi assistiti dagli asini: uno studio pilota”, pubblicato negli Annali dell'Istituto Superiore di Sanità.
È Elisabetta Cannas, e dopo la laurea in Psicologia alla Sapienza di Roma, gestisce programmi di riabilitazione con l'ausilio degli asini rivolti a bambini con disturbo generalizzato dello sviluppo in un maneggio di Rocca Priora. Insieme a lei Paola De Rose (neuropsichiatra, al momento della ricerca collaborava con l'ospedale Fatebenefratelli di Genzano) e Patrizia R. Cantiello (educatrice specializzata in onoterapia per l'ospedale Fatebenefratelli di Genzano) hanno analizzato il particolare legame che si instaura tra i bambini e gli animali e che facilita il percorso terapeutico.
«L'approccio metodologico dei programmi riabilitativi assistiti con gli asini - spiegano le autrici - è basato sulla mediazione, caratterizzata da relazioni multidirezionali paziente-asino-terapista. L'asino è un eccellente facilitatore nella costruzione di processi motivazionali, essendo in grado di promuovere, attraverso stimoli attivi e positivi, lo sviluppo psico-emozionale e psico-cognitivo del bambino».
I risultati di questo studio evidenziano il tipo di approccio fra questo animale e i bambini, basato più su espressioni comunicative fisiche che sul linguaggio verbale. «In Francia e in Inghilterra - sottolinea Elisabetta Cannas - l'onoterapia viene utilizzata da diversi anni mentre in Italia esiste solo in alcuni centri. Non tutti utilizzano lo psicologo o una figura specializzata, come mediatore della relazione. La terapia con l'asino necessita di alcuni parametri fondamentali: lo psicologo o la figura specializzata in questo tipo di mediazione, gli incontri prestabiliti, gli obiettivi mirati e studiati in base alla persona, la valutazione con relativa scheda. L'obiettivo dell'onoterapia è quello di sviluppare nell'individuo una buona capacità di relazione con l'altro e con se stesso».
La dottoressa Cannas conduce le terapie singole e di gruppo con il fondamentale apporto dei suoi asini, Amelia, Totò e Tresi. Lo studio pubblicato negli Annali dell'Istituto Superiore di Sanità è stato condotto su piccoli pazienti della Clinica Neuropsichiatrica dell'Istituto Fatebenefratelli di Genzano che hanno ricevuto trattamenti di logopedia e di neuropsicomotricità tra giugno e settembre 2008: tre bambini e una bambina fra 6 e 12 anni, con diagnosi di disturbi relazionali e del comportamento. Il risultato più evidente è stato il netto miglioramento dell'autostima e della relazione con il mondo esterno.
L'analisi dei risultati dello studio indica che i bambini fanno più affidamento sulla comunicazione fisica che sul linguaggio, con una forte partecipazione emotiva. Secondo le autrici gli asini rappresentano una valida opportunità terapeutica che merita di essere ulteriormente approfondita in contesti strutturati.
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, Cultura, pag. 62 (31 dicembre 2011)
Team Building
11 Ottobre 2006
Una giornata di
Team Building
in campagna con gli asini
Il Team Building (in italiano: costruzione del gruppo) nell'ambito delle risorse umane costituisce un insieme di attività formative definite come ludiche, esperienziali o di benessere il cui scopo è la formazione di un gruppo di persone. La valenza ludica nella costruzione del gruppo ha come obiettivo quello di far divertire il gruppo dando la sensazione di appartenere ad un team. L'attività stimola a riflettere sull'importanza di lavorare in contesti relazionali piacevoli. Si pensi semplicemente alle multinazionali presenti in Europa che all'interno della sede aziendale hanno creato spazi rilassanti e di svago per i loro dipendenti (palestra, cucina, sala relax...).
Fra gli obiettivi che il Team Building può perseguire
vi sono :
- far conoscere le persone in modo approfondito;
- stimolare e aumentare la collaborazione;
- costruire e potenziare relazioni interpersonali;
- creare un clima di fiducia e di stima fra i colleghi;
- sviluppare creatività, ascolto, empatia, motivazione, coesione, integrazione, leadership;
- lavorare per obiettivi;
- valutare ed apprezzare attitudini, competenze, potenzialità dei singoli individui.
Tutto ciò per aumentare la fiducia nei colleghi, migliorare il livello di collaborazione e favorire la comunicazione.
Il fine ultimo è quello di far sentire il gruppo una vera squadra.
Perchè con l'asino?
L'asino è un animale che vive in gruppo. Nel trekking someggiato si ha la possibilità di notare come il capo fila aspetti gli altri asini senza perdere il passo e arrivando alla destinazione prefissata. La coesione nel gruppo e la collaborazione si accentuano per lo sforzo comune nel raggiungimento dell'obiettivo.
La comunicazione e l'ascolto vengono messi in discussione e migliorati attraverso lo sviluppo di una comunicazione verbale e non verbale adeguata e coerente utile alla guida dell'asino. Evitando l'incongruenza tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale (teoria del doppio legame di G. Bateson).
Lo studio della giornata viene svolto in base alla richiesta aziendale e agli obiettivi richiesti da quest'ultima.
Per informazioni
Dott.ssa Elisabetta Cannas (psicologa)
info@asinopertutti.it
349 6722472